MANIFESTO × ARTISTS
Il manifesto FREITAG è la bussola a cui si orientano i nostri pensieri e le nostre azioni. E visto che per noi ogni occasione è buona per cercare di trasmettere in maniera diversa i sette punti e mezzo che lo compongono, abbiamo chiesto a varie artiste di interpretare e illustrare liberamente un punto ciascuna.
Inteso come un’esortazione a produrre e consumare in modo consapevole e sensato nel mondo di oggi, il manifesto è nato in occasione della mostra FREITAG ad absurdum dei fratelli Freitag in collaborazione con i gemelli Riklin al museo del design mudac di Losanna.
E siccome quattro autori di sesso maschile sono almeno due di troppo, abbiamo chiesto a otto artiste e grafiche* di illustrare gli otto punti del «Manifesto FREITAG» e di fornirci la loro personalissima interpretazione.
*Esatto, artiste e grafiche.
#1 WE KEEP STUFF IN CLOSED CYCLES
Di Jisu Choi
JISU, COSA SIGNIFICA PER TE BUON DESIGN?
Può sembrare un cliché, ma amo molto il design che mette al centro la funzionalità, anche se nel mio lavoro mi servo principalmente di elementi visivi e quindi spesso l’aspetto estetico finisce per prevalere su quello funzionale.
NEL NOSTRO MANIFESTO DICIAMO: «MANTENIAMO LE COSE IN CICLI CHIUSI». CHE NE PENSI PERSONALMENTE DI QUESTA AFFERMAZIONE E COSA SIGNIFICA PER TE A LIVELLO DI DESIGN?
Mi ritengo una creativa e, in quanto tale, contribuisco ad alimentare in modo diretto un sistema che produce cose nuove. Negli ultimi anni, però, sono diventata sempre più consapevole del fatto che produrre e consumare è fin troppo facile, e questa scoperta mi inquieta in molti modi. Lavorare con voi mi ha liberato un po’ da queste preoccupazioni ed è stata un’opportunità per condividere questo messaggio con altre persone.
RACCONTACI DA COSA TRAGGONO ISPIRAZIONE LE TUE OPERE D’ARTE.
Avevo un chiaro messaggio da esprimere. Ci sono molti motivi per essere preoccupati: dopotutto questa potrebbe essere la nostra ultima opportunità di fare qualcosa che lasci il segno. «La fine è vicina!» Non voglio parlare di questo tema perché è troppo simile al messaggio di una setta o di una religione. Ma qualcosa di simile a una «fine» è sicuramente in arrivo. E purtroppo ho la sensazione che ci stiamo abituando a questa idea senza opporre resistenza.
COSA SI NASCONDE DIETRO LA PORTA?
Nulla. Ora non c’è nessun’altra opzione.
Chi è l’artista
Jisu Choi è artista e illustratrice e vive a Seoul.
Contatto: jisuchoi.poly@gmail.com
Instagram: @jisuchoi.poly
#2 WE ONLY OWN OBJECTS THAT LAST
Di Patsachon Toyingpaiboon
PARLACI UN PO’ DI TE.
Mi chiamo Patsachon, sono nata e cresciuta a Bangkok in Thailandia e dal 2019 vivo e studio in Germania.
QUALI SONO PER TE LE CARATTERISTICHE DI UN BUON DESIGN?
Un aspetto semplice e una funzionalità sensata.
RACCONTACI DA COSA TRAE ISPIRAZIONE LA TUA OPERA.
Quest’opera è piuttosto chiara e semplice. Non mi piacciono le cose complicate. Gli unici elementi complessi probabilmente sono costituiti dalle texture. Ho utilizzato vari pezzi di carta presi dal mio mucchio di cartacce personale* per conferire una struttura particolare al lavoro e mi sono divertita a sperimentare con l’acetone. Si tratta di uno dei miei metodi preferiti. Basta guardare i graffi sulle forme, la texture a tratti più sporca delle cornici sullo sfondo e i caratteri tipografici.
*Mucchio di cartacce personale = insieme di borse di carta nuove, buste di carta e carta vetrata usata che tengo da parte.
QUAL È L’OGGETTO PIÙ LONGEVO CHE POSSIEDI?
Una giacca di jeans che era di mia nonna.
CHE COSA SIGNIFICA PER TE “LONGEVITÀ”?
Affidabilità.
Chi è l’artista
Patsachon Toyingpaiboon, grafica e illustratrice di professione, è cresciuta a Bangkok, ma da alcuni anni vive, studia e lavora in Germania. Per interpretare il secondo punto del manifesto FREITAG ha saccheggiato la sua collezione di cartone e giornali vecchi per dar vita a un’opera d’arte. Infine l’ha misurata con le leggi della fisica per assicurarsi che fosse all’altezza del principio che rappresenta.
Contatto: patsachon.to@gmail.com
Instagram: @patsachon
#3 WE REPAIR
Di Sayuri Nishikubo
QUALI SONO PER TE LE CARATTERISTICHE DI UN BUON PROGETTO GRAFICO?
Un buon progetto è funzionale e senza sprechi, e naturalmente deve portare innovazione.
COSA TI INFASTIDISCE DI PIÙ DELLA SOCIETÀ CONSUMISTICA?
Privare la generazione futura della natura.
RACCONTACI QUALCOSA DEL TUO IMPEGNO IN RELAZIONE AL PUNTO DEL NOSTRO MANIFESTO «WE REPAIR»?
Sono cresciuta in campagna, dove non c’era nulla se non la natura, quindi era normale riparare gli oggetti e continuare a utilizzarli. Ho pensato che il tema della riparazione nel Manifesto fosse interessante perché ha qualcosa in comune con lo spirito di «mottainai», concetto molto sentito in Giappone in passato.
Chi è l’artista
Sayuri Nishikubo è cresciuta in campagna e oggi vive e lavora come grafica e illustratrice nella grande metropoli di Tokyo. Riesce a fare ogni cosa con il minimo indispensabile. Lo spreco non fa per lei, preferisce di gran lunga ciò che dura a lungo e si concentra sull’essenziale.
Contatto: sayurinishikubo@gmail.com
Instagram: @sayurinishikubo
#4 WE BELIEVE IN SYSTEMS DESIGNED FOR COMPATIBILITY
Di Tereza & Vit Ruller
PARLATECI UN PO’ DI VOI.
Ciao, siamo The Rodina, uno studio di design della comunicazione con sede ad Amsterdam. Nel nostro lavoro, spesso esploriamo il potenziale spaziale e interattivo degli ambienti virtuali come area per lo sviluppo di nuove idee ed elementi estetici che emergono dallo spazio fra cultura e tecnologia. Talvolta il nostro approccio può sembrare sperimentale, perché è pervaso da strategie tipiche di performance art, gioco e sovversione. Che si tratti di lavori che ci vengono commissionati o dei nostri progetti autonomi, ci piace innescare e reinventare una gamma impressionante di significati stratificati sotto, sopra e attraverso la superficie di design.
QUALI SONO PER VOI LE CARATTERISTICHE DI UN BUON DESIGN?
Non si può rispondere in modo universale a questa domanda, se non dicendo che un buon design non danneggia nessuno. Un design capace di incuriosire, entusiasmare e spingere le persone a esplorare e giocare. È un processo coinvolgente che stimola a pensare ed evolversi.
COME AVETE AFFRONTATO IL PUNTO DEL NOSTRO MANIFESTO CHE AFFERMA: «CREDIAMO IN SISTEMI PROGETTATI PER ESSERE COMPATIBILI»? E COSA SIGNIFICA QUESTO TEMA PER VOI, NEL CONTESTO DEL DESIGN?
Riflettendo in termini relazionali, il fatto che siamo parte integrante di strutture materiali umane e non umane non rende forse bellissimo che oggetti e corpi possano coesistere in armonia? Quest’idea di compatibilità ci pare incredibilmente entusiasmante: immaginare due cose diverse tra loro che funzionano in sinergia e si completano a vicenda.
Per il Manifesto, nello specifico, eravamo alla ricerca di superfici, cerniere e altri punti di connessione nei prodotti FREITAG che potessero dare vita a un’estetica entusiasmante nel nostro videogioco online. Questo gioco è caratterizzato da un mondo visivo creato interamente a partire dalle superfici uniche delle borse FREITAG che abbiamo raccolto. Queste superfici dalle mille sfaccettature danno espressione ai concetti di compatibilità e sostenibilità come temi essenziali di quest’epoca.
QUAL È LA COSA (O IL SISTEMA) PIÙ IMPORTANTE DA PROGETTARE TENENDO CONTO DELLA COMPATIBILITÀ, CHE TUTTAVIA NON ESISTE ANCORA?
Un sistema di istruzione migliore, gratuito per ogni studente e studentessa, completamente sostenuto dai governi e autenticamente accademico in quanto non più di proprietà di aziende private.
COSA VI INFASTIDISCE DI PIÙ DELLA SOCIETÀ CONSUMISTICA?
Il fatto che noi, tutti noi, creiamo quel tipo di società. Noi disapproviamo il modo in cui il consumismo prende vita e il futuro a cui ci condanna. Lo stile di vita consumistico è sconsiderato sotto moltissimi aspetti e i suoi effetti sono terribili.
È già abbastanza grave che governi e aziende si sentano in diritto di estrarre le risorse, già scarse, dagli strati superiori del nostro pianeta. Ma anche a livello umano la situazione è tale per cui i lavoratori vengono sfruttati e pagati miseramente per realizzare prodotti di bassa qualità.
Tutto questo affievolisce il nostro entusiasmo per le novità. Stiamo perdendo la nostra capacità di immaginazione e la nostra creatività, dato che è facilissimo acquistare oggetti belli. Ci facciamo sedurre dal design, dalla superficialità. Perché non ci degniamo di far riparare gli oggetti a cui teniamo? Come siamo arrivati ad accettare senza batter ciglio l’obsolescenza programmata di dispositivi che avrebbero altrimenti una lunga vita?
Non ci rendiamo nemmeno più conto di quanta plastica e quanto litio passino dalle nostre case. E il risultato di questo stile di vita pericoloso, che ci incoraggia semplicemente a buttare via le cose, è che inondiamo le aree più a rischio del pianeta con un quantitativo ancora maggiore di rifiuti.
COSA AGGIUNGERESTE AL MANIFESTO COME NONO PUNTO?
«Il nostro design ha a cuore e si prende cura del pianeta e delle persone.»
COME LAVORATE INSIEME? COME FUNZIONA IL PROCESSO DI DESIGN IN COPPIA? O, PER DIRLA IN ALTRE PAROLE: QUANTO SIETE COMPATIBILI NEL VOSTRO LAVORO DI DESIGNER?
Siamo ultra-compatibili, perché raramente siamo d’accordo. In senso positivo, naturalmente. Ci completiamo a vicenda. Ma, invece di generare un conflitto, questa situazione stimola un processo essenziale di dibattito e riflessione sui nostri progetti, in corso d’opera. Spesso questo scambio ci indica nuovi modi per trovare gli approcci al design più entusiasmanti o più efficaci. In un processo così creativo, non possiamo che attribuire importanza a curiosità e giocosità. Tutto ciò porta a un dialogo stimolante con la nostra clientela, dando spazio a un’apertura e a una trasparenza ancora maggiori.
Chi è l’artista
Tereza & Vit Ruller
Game online: freitag.therodina.com
Sito web: therodina.com
Contatto: tereza@therodina.com, vit@therodina.com
Instagram: @therodina
#5 WE PREFER ACCESS OVER OWNERSHIP
Di Giliane Cachin
PARLACI UN PO’ DI TE.
Sono nata a Morges nel 1990, sono cresciuta a Losanna e ho svolto studi in ambito artistico. Il mio percorso di apprendimento è cominciato durante un anno propedeutico presso il CEPV. È lì che sono entrata in contatto con il graphic design, disciplina che ho approfondito l’anno seguente a Ginevra. Dopo sono tornata a Losanna per proseguire gli studi di graphic design all’ECAL. Ho lavorato poi per lo studio NORM e quindi per la fonderia tipografica Lineto e lo studio di design del suo fondatore, Cornel Windlin, prima di decidere di dedicarmi anima e corpo alla mia attività.
QUALI SONO PER TE LE CARATTERISTICHE DI UN BUON PROGETTO GRAFICO?
Ciò che più mi interessa e ispira nella grafica ha sempre a che fare con la meticolosità: elementi grafici su passaporti, piani architettonici, banconote, carte geografiche, dischi tachigrafi, enciclopedie ecc.
Essere in grado di strutturare una griglia che consenta di organizzare visivamente un gran numero di informazioni rendendo il contenuto chiaro e accessibile è, secondo me, uno degli assi portanti di un buon design.
COSA FAI PER SOSTENERE IL PUNTO DEL NOSTRO MANIFESTO «WE PREFER ACCESS OVER OWNERSHIP»? COME SI DECLINA QUESTA TEMATICA NEL TUO CASO SPECIFICO (NELL’AMBITO DEL DESIGN)?
Nel mio studio di design, anche se ho scelto di lavorare da sola, credo nel principio della collaborazione e dello scambio di idee. Non bisogna infatti correre il rischio di pensare che un’idea sia solo tua ma piuttosto sviluppare i tuoi progetti avviando discussioni con amici di cui apprezzi il lavoro, per condividere le vostre opinioni e i vostri riferimenti. In un certo senso, l’approccio concreto del condividere un oggetto anziché possederlo mi ricorda questo.
C’È UNA COSA TUA CHE TI PIACEREBBE CONDIVIDERE CON GLI ALTRI?
I libri, le ricerche, casa mia
COSA TI INFASTIDISCE DI PIÙ DELLA SOCIETÀ CONSUMISTICA?
Mi preoccupa che non critichiamo più nulla o scegliamo consapevolmente di ignorare le condizioni di lavoro imposte da alcuni marchi, anche quando vengono svelate dai mezzi di comunicazione.
COSA AGGIUNGERESTI COME NONO PUNTO DEL MANIFESTO?
Un altro punto che sottolinei l’importanza/il valore della collaborazione.
Chi è l’artista
Cresciuta nel Canton Vaud, la designer Giliane Cachin ha studiato in una delle nostre università preferite, l’écal di Losanna, dove ormai è passata dall’altra parte della cattedra. Il resto del tempo lo trascorre a Zurigo, città in cui vive e lavora come designer indipendente. Giliane ha tradotto per noi in immagini il quinto punto del manifesto FREITAG, che recita «We prefer access over ownership»: prima lo ha scomposto nei suoi vari aspetti come rete, condivisione, diversità e rapporti, per poi fornirne la sua interpretazione artistica e dandoci così accesso a una prospettiva tutta nuova.
Contatto: Giliane Cachin
Instagram: @gilianecachin
#6 WE PAY FOR RESULTS NOT RESOURCES
Di Aurane Loury e Marielle Nils
CHI SIETE?
Siamo Aurane e Marielle, due donne e designer francesi che esplorano diversi ambiti più o meno legati alle pratiche del graphic design.
QUALI SONO PER VOI LE CARATTERISTICHE DI UN BUON DESIGN?
Il segreto è cogliere la palla al balzo, nel verso senso del termine…
COME LAVORATE INSIEME? CHI SI DEDICA A COSA? E PERCHÉ?
…tu ti muovi in quella direzione. Io reagisco.
Tu aggiungi. Poi insieme costruiamo l’opera.
Guarda che piatto! Qui abbiamo cucinato…
RACCONTATECI QUALCOSA SUL VOSTRO IMPEGNO IN MERITO AL PUNTO DEL NOSTRO MANIFESTO «PAGHIAMO PER I RISULTATI, NON PER LE RISORSE»?
…abbiamo preso ciò che avevamo in casa, che ci hanno dato gli amici e che abbiamo casualmente trovato nei nostri armadi. Abbiamo misurato, tagliato, ordinato e fatto una selezione. Il risultato ha un valore superiore al prezzo pagato in origine.
COME SPIEGHERESTE QUESTO PUNTO DEL MANIFESTO ATTRAVERSO UN PROCESSO DI DESIGN?
Vieni da noi a cena stasera?
QUALCHE VOLTA VI CAPITA DI SPRECARE?
A casa c’è troppo cibo solo per noi due. Se vuoi unirti, ci farebbe piacere conoscerti meglio. Odiamo sprecare il cibo.
Chi è l’artista
Aurane Loury e Marielle Nils, artiste francesi, si definiscono designer e sono attive in vari ambiti connessi al graphic design.
Instagram: @auraneloury & @mariel.nils
#7 WE LOSE SPEED TO WIN TIME
Di Molly Dyson
PARLACI UN PO’ DI TE.
Mi chiamo Molly Dyson, sono un’illustratrice e graphic designer australiana e attualmente vivo e lavoro a Berlino. Le mie creazioni combinano un’estetica nostalgica low-fi con elementi di grafica digitale e tipografia.
QUALI SONO PER TE LE CARATTERISTICHE DI UN BUON DESIGN?
È una domanda difficile. Mi piace il design che conserva una sua particolare umanità, sono attratta dai design espressivi, emozionali, magari anche ridicoli, o che narrano una storia per spiegare perché sono fatti in quel modo.
RACCONTACI COME TI RELAZIONI CON IL NOSTRO PUNTO DEL MANIFESTO «PERDIAMO VELOCITÀ PER GUADAGNARE TEMPO» E COSA SIGNIFICA NEL TUO LAVORO DI DESIGNER.
Quando lavoro perdo spesso la cognizione del tempo e ho la sensazione di sprecare ore preziose quando le cose non vanno come avevo in mente. Come designer credo sia difficile riuscire a controllare il tempo che dedico ai vari progetti e vorrei essere in grado di lavorare con più rapidità ed efficienza.
Quando mi è stato assegnato questo punto del manifesto mi sono messa a riflettere su quanto tempo serva per portare a termine qualcosa e su come a volte procediamo in un moto a spirale o in cerchi concentrici per arrivare al risultato finale. Per me, perdere velocità per guadagnare tempo significa arrendersi a processi che non sono necessariamente efficienti o produttivi, ma che alla fine ti riempiono di soddisfazione e ti danno l'impressione di aver speso bene il tuo tempo.
COSA FAI PER RALLENTARE?
Probabilmente, come ogni altra persona sulla faccia della Terra, cerco di curarmi meno di ciò che accade sul mio telefonino, anche se per me è una vera dipendenza; un buon proposito per l’anno nuovo sarebbe senz’altro quello di passare meno tempo di fronte allo schermo, lol!
Ma certamente leggere un libro o anche solo fissare la finestra e concedersi un po’ di tempo per guardare quello che c’è fuori potrebbe essere un ottimo diversivo. Cinque minuti di contemplazione alla finestra sembrano decisamente più lunghi di cinque minuti di spasmodico scorrimento del touch screen sul telefono! E si ha quasi la sensazione di avere guadagnato del tempo.
RACCONTACI DA COSA TRAE ISPIRAZIONE LA TUA OPERA.
Il mio poster animato si ispira al designer giapponese Kohei Sugiura, che ha realizzato una serie di «Time Distance Maps» infografiche che misuravano cose come il tempo che serve per attraversare una città rispetto alla distanza reale della città stessa.
Mi interessava capire come si potesse raffigurare questi concetti effimeri di tempo e velocità. Dallo scoppio della pandemia e durante i lockdown credo che tutti noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle un cambiamento nel modo in cui percepiamo il tempo. I concetti di futuro, passato e presente sono diventati evanescenti: il passato o il «prima» ci sembra lontanissimo, mentre il futuro è imprevedibile.
Il mio design ruota attorno al motivo della spirale, al ritmo lento della chiocciola, a tunnel spazio-temporali e a una sorta di circolo spazio/tempo continuo. Le animazioni sono sospese tra le parole che usiamo per descrivere tempo e velocità; prima e dopo, presto o tardi, ora e poi. L’intero poster è in loop e trasmette una sensazione di infinità.
QUANTO È IMPORTANTE IL «TEMPO» PER TE? QUALE VALORE GLI DAI?
Il tempo è incredibilmente importante per me, ma cerco anche di ignorarlo. Ad esempio, sul mio computer ho impostato l’orologio in modalità analogica anziché digitale, così evito di stressarmi guardando i numeri che scandiscono i minuti che passano inesorabilmente.
Cerco con tutte le mie forze di non prendermela con me stessa quando «spreco del tempo» e di ricordarmi che il tempo scorre comunque, a prescindere dal fatto che ce ne rendiamo conto o meno.
Chi è l’artista
L’artista e designer Molly Dyson è nata in Australia, ma da anni trascorre il suo tempo a Berlino. Per la sua interpretazione del settimo punto del manifesto ha preso ispirazione dalle «Time Distance Maps» del grafico giapponese Kohei Sugiura e dai cambiamenti nella percezione del tempo scaturiti durante il lockdown per la pandemia.
#PS: HAPPINESS IS CYCLICAL
Di Wanqing Zhao
PARLACI UN PO’ DI TE.
Mi chiamo Wanqing Zhao e sono una graphic designer. Sono cresciuta in Cina e dopo la laurea mi sono specializzata alla University of the Arts di Londra. Nel 2017 ho fondato uno studio di design con il nome di XYZ Lab a Shanghai con i miei soci Shao Nian e Lu Tao.
QUALI SONO PER TE LE CARATTERISTICHE DI UN BUON DESIGN?
Per tutti i professionisti del design come me, ci sono innumerevoli aspetti da considerare per stabilire se un design sia valido o meno. A livello di percezione, per me un buon design deve essere vivo, sostenibile, coinvolgente e autentico.
RACCONTACI QUALCOSA DEL TUO IMPEGNO IN RELAZIONE AL PUNTO DEL NOSTRO MANIFESTO «P.S. HAPPINESS IS CYCLICAL».
Ho cercato di dare un’interpretazione semplice e diretta a questo manifesto trasformando il «P.S.» da un qualcosa di statico in un’azione. Ogni volta che si usa il nastro si applica fisicamente un «P.S.» sull’oggetto, che ricorda di diffondere sempre felicità.
COME SPIEGHERESTI QUESTO PUNTO DEL MANIFESTO IN UN PROCESSO DI DESIGN?
Sarebbe bello trovare idee o addirittura errori che non sono stati usati nel processo precedente da rilanciare e ricreare da zero. Questo darebbe a me (e penso anche a qualsiasi ideatore) un grande senso di felicità.
COSA AGGIUNGERESTI COME NONO PUNTO DEL MANIFESTO?
Credo che «...» sia un ottimo finale, perché lascia spazio per aggiornamenti futuri.
CHE COSA TI RENDE FELICE?
Leggere e trascorrere del tempo in famiglia.
COME CONTRIBUISCI AL CICLO DELLA FELICITÀ?
Ho appena regalato il nastro «P.S. Happiness is cyclical» a un amico.
ANCHE CONSUMARE TI RENDE FELICE?
Sì, a volte consumare è un’esperienza e non solo un atto di possesso. Consumo non è sempre il contrario di sostenibilità.
Chi è l’artista
Zhao ha tradotto il punto del manifesto «P.S. Happiness is cyclical» nell’immagine di una freccia che chiude un cerchio. Inoltre, ha realizzato il «cerchio» dell’economia sostenibile con un nastro adesivo decorativo. Per la produzione, Zhao ha scelto volutamente un materiale sostenibile. Con il nastro adesivo si può sigillare una scatola di cartone usata oppure abbellire un vaso di fiori. Ma di fatto le possibilità di impiego sono infinite. Zhao spera così che la felicità passi di mano in mano, in modo semplice e perpetuo.
Instagram: @wanqingzhao
